Spyware Pegasus, ecco perché Biden stanga l’israeliana Nso (che aveva spiato Macron) di Redazione Start Magazine Caso Pegasus: gli Stati Uniti hanno aggiunto la società israeliana Nso Group nella blacklist federale, proibendo all’azienda – nota per lo spyware Pegasus – di ricevere componenti di tecnologia americana. Tutti i dettagli

Gli Stati Uniti hanno aggiunto la società israeliana Nso Group nella blacklist federale, proibendo all’azienda – nota per lo spyware Pegasus, che consente di sorvegliare da remoto gli smartphone – di ricevere componenti di tecnologia americana. Il dipartimento del Commercio ha inquadrato la decisione nell’ambito dell’impegno dell’amministrazione Biden a “mettere i diritti umani al centro della politica estera americana, anche lavorando per sradicare la proliferazione di strumenti digitali usati per la repressione”. Lo spyware Pegasus è stato al centro di una massiccia inchiesta giornalistica che ne ha rilevato l’uso da parte di alcuni governi per spiare e colpure giornalisti, businessman, attivisti e diplomatici. La motivazione è che l’azienda “ha agito in maniera contraria agli interessi di politica estera e di sicurezza nazionale degli Usa”. La vicenda era stata svelata da un consorzio internazionale di giornalisti e tra i leader che sarebbero stati spiati figurava anche il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo il giornalista Barak Ravid, di Axios, l’amministrazione Biden ha notificato al governo israeliano la decisione di sanzionare Nso solo un’ora prima dell’annuncio. (articolo in aggiornamento)

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