Quantum key distribution: ecco la nuova frontiera per criptare i dati I computer quantistici saranno in grado di decifrare messaggi sempre più complessi. E questo renderà indispensabili nuove tecnologie di sicurezza, come la Qkd. Lo spiega nella nuova puntata di Tutto Connesso Alberto Gatto, ricercatore al Politecnico di Milano. 11 Apr 2022

I computer quantistici saranno in grado di decifrare messaggi che sono oggi impossibili da intercettare. La Quantum Key Distribution si propone di risolvere questo problema. Ma come funziona? E quanto è complicata da implementare? Lo spiega nella nuova puntata di Tutto Connesso Alberto Gatto, ricercatore al Politecnico di Milano.

Distribuzione a chiave quantistica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigation Jump to search La distribuzione a chiave quantistica (in sigla QKD, dall'inglese: Quantum key distribution) è un sistema della meccanica quantistica per garantire comunicazioni sicure[1]. Abilita due parti a produrre e condividere una chiave segreta casuale solamente tra di loro che potranno usare per cifrare e decifrare i loro messaggi. Spesso, è chiamata impropriamente crittografia quantistica, poiché è l'esempio meglio conosciuto tra le operazioni di crittografia quantistica[2]. Un'importante e unica proprietà della distribuzione quantistica è la capacità dei due utenti in comunicazione di rilevare la presenza di una terza parte che tenta di ottenere informazioni sulla chiave, dovuto al fatto che un processo di misura in un sistema quantistico in generale disturba il sistema. La sicurezza della distribuzione a chiave quantistica si affida sui fondamenti della meccanica quantistica rispetto al tradizionale protocollo di distribuzione a chiave che si affida sulla difficoltà computazionale di certe funzioni matematiche, e non può fornire alcuna indicazione al riguardo di possibili intercettazioni. La distribuzione a chiave quantistica è usata solo per produrre e distribuire la chiave, non per trasmettere qualsivoglia messaggio. La chiave può essere usata con qualsiasi algoritmo di cifrazione e decifrazione, che trasmetterà poi il messaggio su un canale di comunicazione standard. L'algoritmo più comunemente associato a questa chiave è il cifrario di Vernam. I sistemi commerciali esistenti ad oggi di distribuzione a chiave quantistica sono specificatamente pensati per governi e imprese con alti requisiti di sicurezza. Ci sono attualmente 4 imprese che offrono sistemi commerciali di distribuzione a chiave quantistica: ID Quantique (Ginevra, Svizzera), MagiQ Technologies, Inc. (New York, Stati Uniti), QuintessenceLabs (Australia) e SeQureNet (Parigi, Francia). Altre compagnie hanno programmi di ricerca attivi, tra cui Toshiba, HP, IBM, Mitsubishi, NEC e NTT. Nel 2004, viene effettuato il primo trasferimento di dati usando una distribuzione a chiave quantistica a Vienna in Austria[4] La tecnologia di crittografia quantistica è stata fornita dalla svizzera Id Quantique ed è stata usata per trasmettere i risultati elettorali del 21 ottobre 2007.[5]

COMMENTO: il sistema si basa su due affermazioni. L prima che non esistano sistemi di crittografia che resistono ai computer quantistici, cosa che contestiamo perché il nostro CRIPTEOS 3001 ne è effettivamente resistente. La seconda che si continui a utilizzare algoritmi a chiave pubblica e privata. Quindi si afferma che con i computer quantistici il calcolo dei numeri primi che collega la chiave pubblica e la chiave privata, finora impossibile da fare coi computer tradizionali, viene risolto. La Distribuzione a Chiave Quantistica, se funziona, risolve questo problema e permette di trasmettere la chiave privata. Chiave che, come già affermato, con i sistemi di crittografia noti, viene tranquillamente violata dal computer quantistici. Inoltre resta il problema dei certificati falsi di chi emette le chiavi pubbliche, trucco che permette di impadronirsi delle chiavi private. Il nostro sistema ha due chiavi di 128 kilobyte e quindi è inviolabile e veloce, oltre tutto piò essere personalizzato con una terza chiave per differenziare gli algoritmi dei vari clienti. Se poi vogliono trasmettere le nostre chiavi col sistema distribuzione a chiave quantistica bene, ma evitate di dire che non esistono sistemi crittografici che resistono agli attacchi di forza bruta dei quantum computers.