La musica al servizio dell’AI (ma a pagamento): la trattativa Universal-Google
L'etichetta e l'azienda americana stanno cercando l'accordo per evitare le violazioni del diritto d'autore
13/08/2023 di Redazione Giornalettismo
“Se non riesci a sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico”. E così, seguendo questa linea di pensiero, la Universal Music – una delle principali major musicali a livello mondiale – sta portando avanti una trattativa con Google affinché vengano corrisposte all’etichetta e ai suoi cantanti le royalties derivanti dal diritto d’autore per l’utilizzo dei propri brani al fine di addestrare l’intelligenza artificiale. Una mossa per monetizzare e rendere – di fatto – remunerativa anche la piaga dei brani deepfake che, da qualche mese a oggi, spopolano su molte piattaforme social.
Universal e Google, l’accordo sulla licenza per l’AI
Insomma, in attesa di una legislazione ad hoc – che la stessa Universal ha chiesto di recente al Congresso USA – si tenta di correre ai ripari, cercando di guadagnare e rendere lecito (e contrattualizzato) l’utilizzo di brani protetti da copyright anche per gli strumenti basati su algoritmi e AI. Cambia, dunque, il paradigma stesso della lotta contro di deepfake. Ma, ovviamente, senza demonizzare lo sviluppo tecnologico e digitale. La stessa major musicale, infatti, aveva già sottoscritto un accordo con la startup tedesca Endel per poter utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per generare contenuti musicali. Un obiettivo che sembra esser stato raggiunto anche da Meta che nelle scorse ore ha lanciato il suo Audicraft, l’AI per generare musica (ma senza violare, secondo le premesse e le promesse) il diritto d’autore.
L’Intelligenza Artificiale diventa sempre più endemica all’interno dei diversi panorami aziendali. Parliamo di musica, ma anche di produzioni cinematografiche e serie televisive. L’ultimo esempio arriva dalla Disney che ha deciso di aprire le candidature a esperti di machine learning e AI. L’obiettivo? Creare una task force in grado di sfruttare algoritmi e similari per limitare le spese.
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