Huawei fatica a rimpiazzare Nvidia nei microchip
I clienti di Huawei in Cina si lamentano per le scarse prestazioni del suo software per i microchip, non paragonabile a quello di Nvidia: riuscirà Pechino a vincere la corsa all'intelligenza artificiale senza capacità di calcolo?
3 Settembre 2024 14:09
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Gli sforzi della Cina per raggiungere gli Stati Uniti nella capacità di calcolo per l’intelligenza artificiale stanno avendo degli inconvenienti e il responsabile principale è Huawei, i cui clienti si lamentano per le prestazioni e gli errori all’interno del suo software per i microchip.
Huawei è una delle più importanti società tecnologiche cinesi ed è centrale nei piani del governo per acquisire capacità di progettazione e manifattura di microchip avanzati, come quelli che alimentano i sistemi di intelligenza artificiale: l’azienda dominante in questo mercato è statunitense, Nvidia, i cui prodotti sono però difficilmente rimpiazzabili e anche difficilmente accessibili per Pechino, viste le restrizioni introdotte da Washington al commercio di semiconduttori e macchinari di chipmaking.
LE TECNOLOGIE DI HUAWEI NON CONVINCONO
Nell’impossibilità di accedere alle tecnologie statunitensi, quindi, i gruppi cinesi che stanno investendo nell’intelligenza artificiale hanno ripiegato sui microchip Ascend di Huawei per l’addestramento dei propri modelli linguistici. Il problema è che i chip di Huawei non sono performanti come quelli di Nvidia: hanno problemi di stabilità, sono più lenti a connettersi con gli altri circuiti elettronici e sono gestiti tramite un software inferiore e difficile da utilizzare (si chiama Cann, l’ha sviluppato Huawei). Al contrario, la piattaforma software di Nvidia – Cuda – è molto apprezzata per la semplicità d’uso e per essere in grado di accelerare l’elaborazione dei dati.
Stando alle testimonianze raccolte dal Financial Times, il software di Huawei contiene degli errori di programmazione, si blocca frequentemente e rallenta il lavoro degli sviluppatori per via della complessità del codice sorgente. Per cercare di mitigare questi problemi, pare che Huawei stia mandando degli ingegneri qualificati ai suoi clienti – come Baidu, Tencent e iFlyTek – per assisterli nel trasferimento su Cann del codice precedentemente scritto su Cann.
Potendo lavorare a più stretto contatto con i clienti cinesi, si può dire che Huawei abbia un vantaggio su Nvidia in questo caso specifico. L’azienda, peraltro, ha messo a punto un portale web dove gli sviluppatori possono inviare commenti o suggerimenti per migliorare il software.
PREZZO E DISPONIBILITÀ
Dopo che lo scorso ottobre gli Stati Uniti hanno ristretto i controlli alle esportazioni di semiconduttori e tecnologie associate, Huawei ha alzato del 20-30 per cento il prezzo del microchip modello Ascend 910B, quello utilizzato per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.
Nell’impossibilità di acquistare i macchinari di chipmaking più moderni, per fabbricare gli Ascend 910B Huawei si è ritrovata costretta a riadattare apparecchi vecchi, progettati però per le passate generazioni di chip, causandone spesso la rottura e facendo sorgere tra la clientela preoccupazioni sulla continuità delle forniture.
Ciononostante, la domanda dei chip di Huawei per l’intelligenza artificiale è forte e la società ha riportato una crescita del 34 per cento delle entrate nel primo semestre dell’anno.
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