Cos’è il progetto Q* e perché può essere considerato una minaccia per l’uomo
Un allarme lanciato da alcuni ricercatori di OpenAI. Tutto questo avrebbe portato al licenziamento (prima del reintegro) di Sam Altman dal ruolo di CEO dell'azienda. Ma è realmente pericoloso?
27/11/2023 di Enzo Boldi
Un esilio durato quattro giorni. Novantasei ore fatte di incredulità, trattative, annunci (come quello da parte di Microsoft) e ripensamenti che hanno portato al ripristino dello status quo. Perché dietro l’iniziale licenziamento (arrivato attraverso la sfiducia della maggioranza all’interno del board dirigenziale) di Sam Altman dal ruolo di CEO di OpenAI, sembra esserci quello che è stato definito dagli stessi ricercatori dell’azienda di San Francisco uno dei maggiori pericoli per l’uomo. Si tratta di uno sviluppo di una intelligenza artificiale (nello specifico dell’AGI, Artificial General Intelligence) che prende il nome di “Progetto Q“.
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In realtà, il nome completo sarebbe “Progetto Q*“. L’asterisco non deve essere letto come un asterisco. Il nome completo, infatti, è “Progetto Q Star“. Di tutto ciò si sa ancora ben poco, ma a segnalarlo ai vertici di OpenAI sarebbero stati – come riportato dalla Reuters, alcuni ricercatori di OpenAI. Si tratterebbe di una scoperta scientifica legata all’intelligenza artificiale che potrebbe mettere a repentaglio l’umanità. In che modo: replicando e in alcuni casi superando, le stesse capacità di un essere umano. Ma cosa c’entra tutto questo con l’iniziale cacciata di Sam Altman? Il non più ex CEO dell’azienda di San Francisco sarebbe avrebbe voluto commercializzare questo prodotto senza attendere una reale e concreta analisi dei rischi.
Progetto Q, cos’è e perché può essere pericoloso per l’uomo
Si parla di AGI, ovvero di quell’intelligenza artificiale di livello superiore (anche rispetto a tutte le capacità che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi, fin da quando la stessa OpenAI decise di far toccare con mano al pubblico ChatGPT oltre un anno). E non si tratta di un segreto, visto che la stessa azienda di San Francisco ha reso pubblica la sua intenzione di continuare a studiare e ricercare soluzioni per arrivare a quella AI generale in grado si superare «nella maggior parte delle attività che hanno un valore economico» l’uomo. Il ragionamento umano.
La matematica
Dunque, un rischio per la sopravvivenza? Descritto così, può sembrare che il Progetto Q (che, dalle poche informazioni che si hanno, riesce a risolvere tutti i calcoli matematici, anche se non è noto a che livello) sia l’esatto emblema di quel che dovrebbe essere limitato e non sviluppato. Ovviamente non si tratta di una “guerra” in stile “Terminator”, ma di una serie di aspetti critici che potrebbero portare – ancor di più – la macchina a superare l’uomo. A rendere l’uomo, all’interno di un percorso produttivo/lavorativo/economico, un orpello a sostegno dell’intelligenza artificiale. E non più il contrario. Per il momento, non avendo dettagli su Q Star, si può solo parlare dei pericoli dell’AGI. E Giornalettismo, nella giornata di oggi, cercherà di analizzare tutti questi aspetti, livelli e margini di rischio per l’umanità.