Marvis si integra con ChatGPT, per l’accesso a banche dati pubbliche, e con i dati del cloud di Zoom, per migliorare la user experience della videoconferenza.
Pubblicato il 01 giugno 2023 da Redazione
Oggi si parla di intelligenza artificiale come mai prima d’ora, ma nel campo del networking da anni le tecnologie di apprendimento automatico e di automazione sono state messe al servizio delle operations, in quell’attività che viene chiamata AIOps (letteralmente, operations basate su AI). Juniper Networks nel 2018 ha lanciato Marvis, un assistente virtuale che comprende il linguaggio naturale e che aiuta a risolvere e a prevenire i problemi di rete con troubleshooting proattivo, azioni predittive e insight sull’esperienza utente.
Ora l’azienda fa un passo ulteriore nel campo dei large language model portando ChatGPT all’interno della propria piattaforma Mist AI. Il chatbot di OpenAI è ora integrato con Marvis, , e questo per i clienti e i partner di Juniper significa poter facilmente accedere a banche dati pubbliche usando avanzati Large Language Model (Llm).
Marvis utilizza ora un’API Llm per rispondere alle richieste di documentazione e di altre banche dati pubbliche da parte degli utenti. Si possono porre domande in linguaggio naturale (“Che cosa indicano le luci Led 1 dell’access point?”, oppure: “Dimmi i passaggi necessari per configurare il fabric di campus Juniper”) e ricevere risposte accurate e dirette, che includono anche una lista dei documenti pertinenti da consultare.
“L’AI rappresenta la nuova fase nell’automazione di operazioni che tipicamente richiedono esperti umani”, ha dichiarato Bob Friday, chief AI officer di Juniper Networks, “e permetterà di cambiare il modo di lavorare dei team IT con strumenti come Marvis e la sua interfaccia conversazionale. Juniper Mist è sempre stato un pioniere nell’utilizzo di AIOps per garantire un’esperienza utente affidabile dal client al cloud e con queste ultime ottimizzazioni Marvis potrà fornire conoscenze ancora più preziose e diventare un membro indispensabile dei team IT”.
Oltre all’aggiunta di ChatGPT, la piattaforma di Juniper apre le porte anche a Zoom. Juniper AIOps ora può raccogliere i dati sull’esperienza utente di terze parti derivanti dal cloud di Zoom, e combinarli con le informazioni già collezionate (gigabyte di dati di telemetria e tratti da router, switch, firewall e access point). L’assistente virtuale Marvis in questo modo dispone di un modello di apprendimento che può prevedere con grande precisione le performance dell'esperienza utente.
Grazie a tecniche di machine learning/intelligenza artificiale diventa possibile identificare rapidamente la causa dei problemi di videoconferenza e fare troubleshooting proattivo in tempo reale. Inoltre, in base alle “esperienze” e ai dati già incamerati, Marvis apprende i trend utili per identificare e correggere rapidamente le anomalie e per prevedere i problemi futuri. Il team IT possono far leva su queste informazioni per diminuire le richieste di supporto inerenti a Zoom e il tempo dedicato al troubleshooting.
Juniper AP24
A questi annunci di funzionalità che arricchiscono Marvis si affianca una novità di prodotto: l’access point AP24, con supporto allo standard Wi-Fi 6E. Si tratta di un dispositivo tribanda 2.4 GHz/5 GHz/6 GHz (dual band contemporaneo), che supporta un throughput massimo di 3,6 Gbps. Permettendo la conversione a 6 GHz dei segnali a 2,4 GHz, è indicato per chiunque voglia effettuare la migrazione al Wi-Fi 6E secondo i propri tempi.
L’access point include uno scanner radio dedicato Juniper Mist standard per la raccolta dei dati, nonché funzionalità Radio Resource Management (RRM) per la scelta automatica della banda da utilizzare.
Tag: networking, intelligenza artificiale, Juniper Networks, assistente virtuale, AIOps, chatGPT
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