Giornalettismo è volato a Bruxelles come DigitalEU Ambassador per fare una panoramica sul lavoro dell'Europa digitale
10/05/2023 di Ilaria Roncone
Cosa significa essere DigitalEU Ambassadors in Europa? Giornalettismo lo è da circa un anno e mezzo e questo significa avere un filo diretto con la DG CONNECT (direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie che ha il compito di elaborare e attuare le politiche della Commissione europea in materia di Economia e società digitali e Ricerca e innovazione). Cosa vuol dire fare parte di questo programma? In termini pratici, in questo lasso di tempo, abbiamo partecipato a una serie di incontri con esperti nelle materie di competenza presso la Commissione europea nel maggio 2022 e nel maggio 2023, in occasione dell’EU Open Day; oltre a questo, abbiamo potuto partecipare all’inaugurazione del supercomputer Leonardo lo scorso novembre.
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In cosa consiste il progetto dei DigitalEU Ambassadors?
Si tratta di un pool di giornalisti, creator, associazioni ed esperti di intelligenza artificiale, internet e tematiche legate al tech che fa community. In che modo? Tra incontri digitali regolari per aggiornarsi sulle politiche dell’Europa digitale a meeting fisici un paio di volte all’anno, lo scopo è quello di unire tutti i paesi dell’UE (stavolta eravamo Italia, Francia, Polonia e Romania) sotto lo scopo comune di informare e istruire i cittadini europei rispetto ai loro diritti digitali, alle tematiche di cui si occupa l’UE e ai processi legislativi in corso. Tutto questo grazie al collegamento che ogni giornale, creator, associazione ed esperto è riuscito a creare con il proprio pubblico di riferimento.
Il 5 e il 6 maggio 2023 abbiamo aperto una finestra sul lavoro e sull’impegno attuale della Commissione europea. Tra le altre cose, si è parlati della proposta di un EU Cyber Solidarity Act e della nascita della Cybersecurity Skills Academy.
5 e 6 maggio 2023 a Bruxelles, tra Berlaymont Building e EU Open Day
DigitalEU Ambassadors a Bruxelles vuol dire una cosa sola: community e comunità, scambio di idee e di opinioni, ricezione e comunicazione di quello che sta succedendo adesso nell’Europa digitale. Nel corso di quesi due giorni abbiamo parlato della proposta europea di un Cyber Solidarity Act con lo scopo di stabilire misure per rafforzare la solidarietà e la capacità dell’Ue di individuare, prepararsi e rispondere alle minacce alla cybersecurity in tutti i Paesi membri in maniera coordinata.
Nei tempi che tutti ormai abbiamo imparato a conoscere – con il forte aumento di attacchi hacker nell’ambito del conflitto tra Ucraina e Russia e non solo – risulta fondamentale coordinare lo sforzo dei vari Stati e avere un supporto dall’Unione nei casi in cui la capacità di reazione a questi attacchi vada oltre la capacità del singolo Paese. Sono previsti anche fondi per supportare gli Stati in questo senso.
Oltre a questo, si è parlato della neonata Cybersecurity Skills Academy, scuola per reclutare e formare esperti di cybersecurity ad alti livelli con diversi canali di specializzazione a seconda di ciò che il singolo vuole diventare. L’orientamento – tramite la Digital Skills and Job Platform che permette di verificare le competenze prima di iniziare il percorso – è una parte fondamentale del percorso.
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