Tra Big Data e Intelligenza Artificiale, inizia l’era del Cognitive Computing

 23 Febbraio 2017 

Armando Martin 4109 Views  0 Commenti big databusiness analyticscloudCognitive Computingcustomer experiencedata scientistDigital TransformationIAibmidcInsightful Business 2017intelligenza artificialesupply chainwatson

Il Cognitive Computing è una delle più promettenti tecnologie di interazione uomo-macchina. Si basa su tecniche probabilistiche, in cui il linguaggio naturale viene elaborato in modalità di apprendimento continuo. I sistemi di Cognitive Computing ampliano la scala della conoscenza e la disponibilità di servizi digitali migliorando i processi decisionali umani. Capostipite dei sistemi cognitivi è Watson Analytics, una piattaforma di analisi dati cloud-based rilasciata da IBM nel 2011, oggi in grado di analizzare e elaborare Big Data gratuitamente fino a 10.000 record.

Le applicazioni spaziano dalla diagnostica medica alla ricerca di idrocarburi, dalle neuroscienze all’analisi di testi complessi. Ma soprattutto sembra essere arrivato l’appuntamento con il business come recita l’evento organizzato da IBM e IDC il prossimo 15 marzo a Milano “Insightful Business 2017: From Data to Business Discovery – Il Cognitive Computing come strumento per il Business”. Nel corso di questo executive meeting, dedicato a CIO e responsabili IT, saranno anche illustrate la maturità delle imprese italiane e le distinte fasi di adozione delle tecnologie cognitive attraverso molteplici casi studio.

Secondo le ultime previsioni di IDC, entro il 2018, il 75% delle aziende e degli sviluppatori software includerà funzionalità cognitive e di intelligenza artificiale in almeno un’applicazione aziendale, comprendendo tra queste tutti i tool di business analytics. E ancora, entro il 2019, il 40% delle iniziative aziendali di digital transformation sarà supportato proprio da capacità cognitive e IA.

IDC intende evidenziare in questo modo non solo la crescita delle tecnologie cognitive sul mercato – crescita che per altro IDC calcola mediamente pari al 55% all’anno da qui al 2020 in termini di spesa – ma anche la loro diffusione in termini di utilizzo in seno alle stesse aziende: queste funzionalità non saranno limitate ai data scientist e ai nuovi modelli analitici, ma saranno a disposizione di tutti gli utenti e di molte applicazioni aziendali, dalla customer experience alla supply chain, dalla collaboration alle risorse umane e così via.

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Armando Martin

Ingegnere elettronico e giornalista pubblicista, si occupa da anni di tecnologie industriali e sistemi di gestione come consulente industriale e direzionale. La sua attività professionale si è distinta per un approccio globale e flessibile ai temi dell’automazione, coniugando aspetti tecnici, scientifici, commerciali e di prodotto. Nel 2016 ha fondato, insieme a Franco Canna, il portale Innovation Post. E’ autore dei libri “Dizionario di Automazione e Informatica Industriale” (2006), “Comunicazione Industriale” (2010), “Misure per l’Automazione” (2012), “Strumentazione e Tecnologie di Misura” (2015), “Il Dizionario dell’Automazione – Le parole dell’innovazione (2016)”, “Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made In Italy” (2018).

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